Nell’allenamento dei portieri è importante oltre che allenare le uscite alte, anche la situazione in cui il portiere per vari motivi su un cross non esce dalla porta..
A volte non uscire su un cross non è sempre un errore ci sono delle situazioni che impediscono al portiere di affetturare l’uscita, queste situazioni possono essere varie ma io ne cito 2 principali:
La velocità del cross che impedisce al portiere di uscire con tempestività
La lunghezza del cross, per esempio se la palla è indirizzata sul lato cieco quello alle spalle del portiere lontano dal suo raggio d’azione
In questo caso è necessario che il portiere si prepari ad effettuare un intervento in porta molto spesso su conlusioni ravvicinate da parte degli attaccanti, essendo che il tempo di reazione è molto ridotto l’area di porta che il portiere può coprire è molto ridotta,diciamo che il portiere può intervenire nel raggio della larghezza delle braccia e stare il più possibile vicino alla linea di porta in modo da avere più tempo per intervenire e non essere beffato da una conclusione arquata.
Il preparatore dei portieri in settimana deve preoccuparsi di allenare il proprio portiere su queste situazioni che possono capitare durante una partita cercando di simulare una situazione simile.
Come fare?
L’esercitazione più comune e semplice è questa:
Portiere in porta a copertura del primo palo ma non troppo vicino ad esso , un portiere che lancia la palla fuori dal campo vicino al primo palo e il preparatore che funge da attaccante poco dentro l’arietta piccola e posizionato tra il palo e il centro della porta che simula una conclusione ravvicinata o calciando con i piedi o di testa o per dare più velocità con il pugno.
Una nota tecnica, La posizione dei piedi in questo caso è molto importante, il portiere quando è in attesa di ricevere il cross deve tenere i piedi in questo modo \\ (vedi immagine) e una volta che la palla parte e prima che arrivi al preparatore deve indirizzarli verso chi sta calciando in questo modo || (vedi immagine) questa tecnica è fondamentale perchè mette il portiere in condizione di essere frontale con tutto il corpo a chi calcia e poter intervenire con più prontezza oppure per vedere un video clicca qui.
Un altra esercitazione è quella di effettuare dei cross e al contrario di prima dove il portiere non esce perchè imposto dall’esercitazione stavolta è il portiere stesso che decide di non uscire così da abituarsi a questa evenienza.
Questa tecnica va bene su palloni che arrivano forti sul primo palo, tutto un discorso diverso su palloni che arrivano sul secondo palo e che tratteremo più avanti.
Non riesco a capire bene come devono essere secondo te i piedi quando sono sul primo palo .
Ciao Nicola, vai a rileggere l’articolo e dove parlo di questa cosa clicca su vedi immagine che c’è tra parentesi che ho aggiunto delle immagini per spiegare meglio il tutto. 😉 Saluti Mario
Nel caso indicato, con la palla diretta verso il lato cieco, per una chiusura più rapida è meglio eseguire il movimento con passo incrociato o piede scaccia piede?
secondo me è meglio il passo incrociato in quanto molto più rapido anche se può risultare più difficile
Io penso che sul lato cieco sia utile usare il passo incrociato..Saluti Mario
Ciao, il passo incrociato secondo me è più utile su una palla diretta sul secondo palo, nella situazione esposta nell’articolo penso che il dirigere i piedi verso la palla velocemente sia molto efficace come tecnica. un saluto 😉 Mario
Non riesco a capire bene come devono essere secondo te i piedi quando sono sul primo palo .
Ciao per spiegarti bene guarda questo video e nota come sono posizionati i piedi di buffon in attesa del cross e dopo quando effettua la parata..
Il video è questo:
http://www.youtube.com/watch?v=MfClcPzLxYY
Un saluto
Mario Vella
Ciao Mario, la posizione del portiere deve essere sempre rivolta alla palla, e seguirne gli spostamenti con piccole correzioni,in modo da vedere la palla nella sua traiettoria,sino alla conclusione, Buffon docet.Saluti a presto
COMPLIMENTI SEI UN GRANDE,ARTURO PUNZO.