In questo articolo ti voglio parlare della capacità del portiere di gestire le pressioni e l’ansia che è un aspetto che in nessun’altro ruolo come quello del portiere è presente, questo è ovviamente dovuto all’enorme responsabilità che il portiere ha all’interno di una partita, perchè come sai e come io penso il portiere è il 50% di una squadra di calcio.
Sicuramente ti sarai trovato a dover lavorare con portieri che non riescono a gestire livelli di pressione molto elevati magari anche dovuti all’ambiente che non era perfetto per potersi esprimere al massimo, ma anche in questi casi bisogna avere la forza di farsi valere perchè l’obiettivo è fare bene.
Se ti sei trovato o ti stai trovando a lavorare con portieri che hanno grandi capacità tecniche anche da categorie superiori ma che non riescono a gestire l’ansia o la tensione della responsabilità che hanno, è importante che tu riesca ad aiutare i tuoi portieri nel saper gestire queste situazioni e soprattutto che tu riconosca le loro capacità tecniche capendo che il loro problema è solo un fattore mentale.
Spesso questo capità a portieri giovani che si trovano magari in prima squadra senza ancora essere pronti per starci e che spesso si trovano a dover giocare per forza, ma è presente anche in portieri così detti “vecchi”, secondo il mio punto di vista il nemico numero uno di un portiere è lo stress e la tensione,
se un portiere non riesce a gestire questa cosa, le probabilità di fare una buona prestazione sono molto basse, con questo non voglio dire che non ci debba essere ansia perchè l’ansia è molto importante, quello che intendo io è che se questa ansia supera i livelli di guardia cominciano i veri problemi.
Se ti trovi ad allenare un portiere giovane che soffre di troppa ansia prima di una gara e si irrigidisce è importante che tu da preparatore dei portieri gli stia vicino e che lo aiuti nel superare questa cosa dandogli maggiori certezze sul ruolo facendolo allenare nel modo corretto senza inventare nulla e facendogli aumentare la fiducia che ha in se stesso sottolineando quelli che sono i suoi punti di forza perchè spesso questo capita perchè non ci si sente all’altezza o non si crede nelle proprie forze,
è quindi molto importante che tu parli con i tuoi ragazzi per cercare di farli lavorare nel modo più sereno possibile, per questo è anche importante con portieri che soffrono di questa cosa stemperare la tensione e richiedergli di ridere e di non prendere troppo sul serio quello che fanno, questo perchè se stanno lavorando bene non devono temere nulla.
Sono perfettamente d’accordo, togliere lo stress vuol dire divertimento; molte volte si perde di vista ciò che veramente è il calcio…un gioco, e come tale deve essere vissuto, chiaramente con voglia di migliorare, di imparare, ma soprattutto di divertirsi.
Se noi preparatori riuscissimo ad amalgamare il tutto i nostri portieri ne trarrebbero vantaggio.
un saluto
max
Caro Mario hai già detto tutto, mi sento di aggiugere che conta molto anche il tipo di campionato Serie A e B ecc. le tensioni sono molto diverse dasl dilettantismo e forse il preparatore non può andare oltre meglio che gli atleti si affidino ad un Mental Training visto i denari che girano. Nel dilettanti e sopratutto nel settore giovanile è una grande responsabilità, di penderà molto dalla ns professionalità il segno che lasceremo ai ns giovani. Come mio personale motto spesso mi ripeto che : Quando finirò di imparare smetterò di insegnare.
Max hai detto bene, siginfica divertimento partecipazione, quando c’è troppa ansia e stress diventa un lavoro non un gioco e mentalmente è pesante.
Marco si è un aspetto delicato ma secondo me fondamentale, togliere lo stress eccessivo significa godersi il gioco godersi tutto, bellissima la tua ultima frase la prenderò come frase di esempio…
Si gioco ok ma dagli allievi in su diventa prestazione, voglia di far bene e dimostrare le propie capacità, quante volte il portiere scende in campo sperando che arrivi quel pallone che gli faccia fare bella figura o l’intervento miracolo e non quella situazione apparentemente semplice che diventa difficile se non presta la giusta attenzione nonna papera è sempre in agguato.
Si è vero Marco ma nella testa deve rimanere sempre un gioco, capisco bene che subentrano altre componenti che sono il fare bella figura ma il gioco è fondamentale perchè si sta giocando al gioco del calcio secondo me si deve indirizzare i ragazzi facendogli pensare che è sempre un gioco un gioco che si sta facendo in modo serio ma pur sempre un gioco…io la penso così…