Il preparatore dei portieri durante un allenamento deve tenere in considerazione innumerevoli situazioni, oltre al programma di lavoro che dovrebbe essere pianificato a casa prima dell’allenamento, durante un esercitazione, soprattutto con i portieri più giovani, ma anche con quelli “vecchi” il preparatore dei portieri deve sapere:
Calciare con precisione in porta
Calciare con i giusti tempi in base anche alle dimensioni dei propri portieri
Notare eventuali errori che si commettono durante un esercitazione
Questi 3 aspetti sono molto importanti perchè fanno la differenza tra un allenamento di qualità e uno di scarsa qualità per i portieri.
Preciso che quando dico di calciare con i giusti tempi in base alle dimensioni del portiere intendo che
Ad un portiere alto 1,90 dovrai calciare con tempi differenti rispetto ad uno alto 1,80 perchè quello più alto arriverà con più facilità sul pallone e con meno tempo perchè può sfruttare i centimetri che quello più basso non possiede.
Durante un esercitazione è utile capire che tempi di reazione possiede il tuo portiere e calciare in modo da non rendere l’intervento troppo facile così da stimolare il portiere a dare di più, se un portiere capisce che ad ogni conclusione ha la vita facile perde stimoli e interesse per l’allenamento stesso e soprattutto non si diverte, che come ho spiegato in un articolo precedente è una componente fondamentale.
Secondo il mio punto di vista per rendere l’allenamento avvicente puoi anche fare nascere una sorta di sfida con i tuoi portieri questa cosa ai portieri piace molto perchè una sfida è sempre una sfida e la si vuole vincere sempre! 🙂 Inoltre se un portiere vince quella sfida la sua autostima aumenterà notevolmente, tu da preparatore ovviamente devi fare in modo di vincere questa sfida senza regalare niente! 🙂
Per riuscire a unire le 3 componenti precisione, tempi di calcio e correzione degli errori ovviamente è necessario del tempo, all’inizio può essere un compito molto complesso ma con il tempo se ci si applica questa diviene una cosa automatica.
Condivido pienamente. Io passando dai giovani portieri a quelli un po’ più grandi ho avuto proprio questo problema. Con quelli più grandi cercando di dare maggiore intensità agli esercizi, qualche volta sbaglivo il tempo del passaggio con conseguente perdita di concentrazione dei portieri. Per il momento cerco di ritardare un poco il tempo di battuta che anche se meno efficace comunque il portiere effettua la parata che è quello che lo diverte. Mi sto applicando sempre dippiù con risultati positivi.
cioa e grazie per la tua disponibilità professionale
Qualsiai attività di allenamento deve tener conto dei gradi di difficoltà che l’atleta deve affrontare, specialmente nel settore giovanile, allo stesso tempo non bisogna certo stereotipare traiettorie e situazioni ma creare sempre una molteplicità situazionale dove il singolo possa trovare soluzioni a determinati problemi.
Ciao Mario,
questo è il mio primo commento che rilascio e spero di rilasciarne tanti altri.
Volevo intanto farti i complimenti per i tuoi post,sempre gradevoli da leggere e al tempo steso utili.
Volevo però sottoporti un “problema”:
Mio figlio di classe 2002,frequenta ormai dal 2008, una scuola calcio locale e fin dalle prime battute ha sempre avuto una preferenza particolare per il ruolo del portiere.
A distanza di due anni ormai, ho notato notevoli miglioramenti, perchè oltre ad allenarsi con la squadra si allena a parte con un allenatore dei portieri.
Io l’ho sempre seguito fin dal primo giorno, non sono mai mancato ai suoi allenamenti, tant’è che ora assisto il mister. Durante gli allenamenti, ricordando un po quello che leggo dai tuoi post, non vedo però molta precisione da parte del mister nei confronti dei portieri così piccoli (ce ne sono 4). Come sovente capita c’è il bambino più avanti e viceversa quello che apprende più lentamente. Ma da parte del mister sembra ci sia la voglia di affrettare i tempi dell’apprendimento. Non voglio dilungarmi semmai ti deluciderò strada facendo, ma rimango insoddisfatto dalla condotta del mister.
Ciao e alla prossima.
Ciao Mario.Questo è un agomeno che ci sarebbe da parlare per ore e scrivere decine di pagine.Si certo, le lezioni si preparano a casa, ma quante volte arrivi al campo ed i portieri servono subito al mister, oppure ancora peggio nel mezzo della lezione!Precisione nei tiri e tempi di esecuzione sono essenziali per un buon allenamento. Io ho risolto in parte il problema acquistando lo SPEED LAUNCHER, Spinelli Docet.Un attrezzo che non sostituisce in preparatore ma è di valido aiuto, tieni conto che a regime raggiunge la velcità di 100 miglia orarie! In proposito vorrei un tuo parere.A presto Antonio
Ciao Antonio hai ragione spesso gli allenatori usano spesso i portieri nelle loro eserictazioni infatti ritengo che tra allenatore e preparatore ci debba essere una buona comunicazione così da riuscire a pianificare il lavoro con più precisione, per quanto riguarda lo speed launcher a mio avviso può essere molto utile sia al portiere perchè aumenta la qualità dell’allenamento e sia al preparatore perchè gli evita di calciare 100 palloni ad allenamento causando a volte problemi fisici.
Ciao Giuseppe, Capisco quello che stai dicendo ed è una cosa che non aiuta sicuramente il bambino nella sua crescita, pretendere di affrettare i tempi di apprendimento è una cosa che fisiologicamente la persona umana non possiede, figuriamoci un bambino alle prime armi che ha bisogno di molto tempo.. tienimi aggiornato..un saluto Mario
x Giuseppe: d’accordo su tutto ma quel… “Io l’ho sempre seguito fin dal primo giorno, non sono mai mancato ai suoi allenamenti, tant’è che ora assisto il mister”
…a me personalmente mi fa riflettere….