La coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica rappresentano un pilastro fondamentale nell’allenamento del portiere di calcio, soprattutto se parliamo di settore giovanile nelle categorie più basse.
Un portiere con una buona coordinazione in questi ambiti avrà maggiore successo nell’intercettare e gestire il pallone in tutte le situazioni di gioco.
Ma cosa significa esattamente avere una buona coordinazione in questi aspetti? E come si può allenare?
La coordinazione oculo-manuale è l’abilità di sincronizzare la percezione visiva con i movimenti delle mani, nel contesto del portiere, ciò si traduce nell’abilità di seguire il pallone con lo sguardo e contestualmente di respingerlo o andare in presa con le mani in maniera precisa.
La coordinazione oculo-podalica è simile alla coordinazione oculo-manuale, ma implica l’uso dei piedi, per esempio l’abilità di calciare o deviare il pallone mentre si osserva la sua traiettoria con lo sguardo.
L’allenamento specifico della coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica offre numerosi benefici, ovvero il portiere può essere più reattivo, avere una maggiore capacità di anticipazione.
Inoltre allenare con costanza queste componenti aiuta il portiere a prendere decisioni migliori, più rapide e precise, riducendo la probabilità di errori.
E poi portano una maggiore sicurezza, la fiducia nel controllo del pallone può avere un effetto positivo sulla sicurezza e sulle prestazioni generali del portiere.
Per questo l’allenamento della coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica non deve essere sottovalutato.
Costituisce una parte fondamentale del repertorio di un portiere e, se allenata adeguatamente, può portare a miglioramenti notevoli nelle prestazioni.
Andiamo a vedere più nello specifico questi due aspetti.
Come abbiamo detto la coordinazione oculo-manuale si riferisce alla capacità di sincronizzare la percezione visiva con i movimenti della mano.
Si tratta di una connessione diretta tra ciò che vediamo e come rispondiamo fisicamente a quella stimolazione visiva.
La coordinazione oculo-manuale non riguarda solo occhi e mani, infatti il cervello gioca un ruolo fondamentale,
quando vediamo un oggetto (in questo caso, un pallone), il nostro sistema visivo trasmette queste informazioni al cervello, questo, a sua volta, elabora l’informazione e invia comandi ai muscoli della mano per eseguire l’azione desiderata (ad esempio, afferrare il pallone).
Per i portieri, l’allenamento oculo-manuale può includere come già detto, esercizi come andare in presa su palloni lanciati o calciati da diverse distanze e angolazioni o addirittura compiti più complessi come ricevere tiri ravvicinati o reindirizzare il pallone con le mani in direzioni specifiche o deviarli in direzioni specifiche.
Similmente alla coordinazione oculo-manuale, la coordinazione oculo-podalica coinvolge una sincronizzazione tra ciò che vediamo e come rispondiamo con i nostri piedi.
Mentre la coordinazione oculo-manuale è fondamentale per le parate, le raccolte palla, le uscite alte o basse, la coordinazione oculo-pedale è essenziale per gestire il gioco con i piedi e tiri ravvicinati o anche situazioni di uno contro uno.
Gli esercizi potrebbero includere il controllo di palloni lanciati o passati a diverse velocità verso il portiere o compiti che richiedono al portiere di colpire il pallone in movimento verso una destinazione specifica.
Entrambe queste forme di coordinazione sono essenziali per un portiere di successo, in quanto una buona coordinazione oculo-manuale e oculo-pedale aiutano il portiere ad anticipare la traiettoria del pallone, permettendo parate più efficaci e una migliore posizionamento.
Inoltre la probabilità di mancare il pallone o fare passaggi errati si riduce notevolmente e in situazioni di alta pressione come un uno contro uno o nel gioco con i piedi, avere una buona coordinazione oculo-podalica può fare la differenza tra un intervento efficace o meno.
L’allenamento della coordinazione, sia oculo-manuale che oculo-podalica, dovrebbe essere una componente fondamentale nella preparazione di ogni portiere e andrebbe curata molto come già detto in apertura dell’articolo nell’allenamento dei giovani portieri, cercando di dare sempre più stimoli.