I nostri muscoli sono sono costituiti da 2 diverse tipologia di fibre:
1) Fibre rosse o più comunemente dette lente che hanno tensioni muscolari a bassa velocità, questo tipo di fibre sono utili per svolgere un lavoro di resistenza in modo prolungato, funzionano e sprigionano energia attraverso un sistema aerobico lattacido.
2) Fibre bianche o comunemente dette veloci, sono presenti nelle azioni muscolari di tipo rapido ed intenso, all’interno di esse possiamo trovare un enorme concentrazione di enzimi tipici del metabolismo anaerobico alattacido, questo tipo di fibre vengono stimolate durante esercizi di minima durata che richiedono un grande impegno neuromuscolare.
Continuando il discorso esistono altri 2 tipi di sottofibre che sono
Di tipo IIA che hanno una velocità di contrazione leggermente inferiore ma dotate di maggiore resistenza e vengono chiamate anche fibre di transizione, cioè nella fase di passaggio dalle fibre bianche (veloci) a quelle rosse (lente).
Di tipo IIB che sono più veloci ma si affaticano con più facilità hanno una scarsa resistenza alla fatica.
Le fibre Lente (rosse) vanno stimolate per discipline sportive dove è richiesto uno sforzo muscolare che richiede di essere espresso nel tempo come i ciclisti, i maratoneti e tutti quegli sport dove è richiesto uno sforzo continuo prolungato nel tempo.
Quindi nell’allenamento dei portieri che tipo di fibre è utile stimolare?
Ovviamente dobbiamo stimolare le fibre veloci ed è per questo che ti ho parlato nei precedenti articoli di eseguire poche ripetizioni con recupero completo appunto per allenare questo aspetto, che non sarebbe presente se lavorassimo su un numero di ripetizioni eccessivo.
Tieni presente che ognuno di noi possiede geneticamente una componente muscolare che lo porterà ad essere più lento o più veloce, ovviamente il lavoro del portiere deve essere quello di stimolare le fibre veloci.
Ti ho descritto a grandi linee un concetto che si può sviluppare più in profondità, ma ho voluto darti un quadro generale del perchè il lavoro sulla resistenza muscolare non serve nell’allenamento di un portiere in quanto non è un ruolo che richiede sforzi muscolari prolungati nel tempo, al contrario di chi gioca in campo.
Quali sono in breve le caratteristiche principali delle fibre bianche e rosse?
Le fibre bianche:
– Si affaticano molto velocemente
– Capacità di contrazione brevi e potenti
– Velocità e potenza
– Sono sollecitate solo svolgendo attività ad alta intensità
Le fibre rosse:
– Si affaticano più lentamente
– Hanno capacità di contrazione lunghe e che durano nel tempo
– Alta resistenza
– Vengono attivate in attività fisiche sia ad alta che a bassa intensità
Ti ringrazio.Come sempre articoli molto interessanti e mirati.Con l’occasione Ti auguro Buon Natale e Buone Feste.
è proprio vero nella vita non si finisce mai di imparare cose nuove ed interessanti,sopratutto oggi nel calcio dove il ruolo dei portieri da’statico’ come poteva essere qualche anno fa è diventato molto più dinamico e di partecipazione all’azione di tutta la squadra.grazie per i tuoi consigli.
Ciao Crescenzo ti ringrazio e sono contento di poterti essere di aiuto. Hai centrato il punto al giorno d’oggi il portiere partecipa attivamente alle dinamiche della squadra e quindi anche il suo modo di prepararsi è cambiato con l’evolversi del calcio. Saluti Mario
Ciao Gianpaolo figurati è un piacere per me essere di aiuto a tutti! Buon natale anche a te!
Sig. Vella siete un grande.Ho inizziato da poco presso una scuola calcio, alleno 3 giovani portieri, i consigli e le tecniche che leggo sul vostro sito,le metto in atto, raccogliendo ottimi risultati, grazie. buon anno.
Ciao Nicola ti ringrazio per il tuo apprezzamento nei miei confronti, dato che qui nel sito ho inserito per ora poco materiale riguardante l’allenamento delle scuole calcio a parte la pubblicazione di alcuni post che possono essere trovati in categorie-settore giovanile, volevo sapere cosa di preciso fai fare ai tuoi bambini perchè come ben sai l’allenamento dei portieri varia in base alle categorie in cui si allena, non vorrei che tu stessi percorrendo una strada sbagliata. Grazie di nuovo e auguri anche a te.
chiedo cortesemente se e possibile far svolgere in allenamento lavoro aerobico al portiere visto che secondo il mio punto di vista il portiere drante la partita effettua circa 4 6 km nella sua aerea
grazie
Ciao Stefano, il lavoro aerobico va bene basta che non sia troppo lungo, se ascolti la teleconferenza di Gianluca Spinelli c’è una domanda che gli ho fatto a proposito di questo, 4 o 6 km secondo me sono un po troppi, conta che un intervento di un portiere dura pochi secondi è difficile che percorra delle lunghe distanze, la corsa può servire per altri scopi che sono il mentimento della condizione e come dice Gianluca Spinelli il portiere deve essere un atleta e dei piccoli blocchi di pochi minuti di corsa non fanno male.
Ottimo articolo che condivido pienamente e cercherò di applicare durante i miei allenamenti
Ritengo opportuno Che alla base venga eseguita anche la resistenza, per migliorare la termoregolazione, la vischiosita’ muscolare, predisponendo il portière, allé sucessive sollecitazioni Che il ruolo prevede. Riducendo notevolmente, il pericolo di infortuni.
Ciao Simone, questo articolo è molto a grandi linee perchè si vede spesso far fare esercitazioni ai portieri facendoli andare sul lattacido, questo è un articolo per comunicare questa differenza che è importante…Poi bisogna approfondire la cosa sicuramente…;-)