Oggi vi voglio parlare di un aspetto che mi ha fatto notare Pietro Spinosa qualche giorno fa e cioè il fatto di eseguire qualsiasi esercitazione staccato dalla linea di porta, almeno 2 metri oltre la linea, che si tratti di tecnica di base, di esercitazioni per le palle alte, o qualsiasi cosa che andiamo ad affrontare deve essere svolta in modo da abituare il portiere a stare fuori dalla linea di porta.
Qui sto parlando di portieri di qualsiasi categoria e di qualsiasi età, questo perchè se abitui il tuo portiere ad agire in questo modo lo abitui ad attaccare le situazioni e a non subirle anche a livello mentale.
Voglio fare una considerazione sull’allenamento e sull’aspetto divertimento all’interno di esso, ritengo che la componente divertimento durante un allenamento vada dalla categoria scuola calcio alla prima squadra se non c’è divertimento l’allenamento diventa pesante e noioso e i portieri che stai allenando non saranno contenti del tuo operato causando malumori e incompresioni.
Ricorda tu sarai stimato come preparatore anche in base a ciò che dai al tuo portiere.
Per creare un buon rapporto con un portiere è importante fare in modo che lui durante i tuoi allenamenti si diverta e si senta stimolato a fare quello che fa, questo vale come gia detto sia con un bambino della scuola calcio che per uno di prima squadra.
Ovviamente se tu proponi un esercizio a un bambino di una scuola calcio e vedi che lui si diverte non è detto che quello stesso esercizio faccia divertire un esordiente, ritengo che ogni età ha un suo modo di divertirsi.
Come fai a capire se un tuo portiere si sta divertendo?
Lo puoi notare dal fatto che ti fa domande sull’esercizio che stai proponendo o sul gioco e che è entusiasta da ciò che gli fai fare, secondo me non esistono portieri che non hanno voglia di allenarsi, ma esistono preparatori dei portieri che sanno motivare un portiere e sanno stimolarlo.
Sono in linea con il tuo pensiero.Hai perfettamente ragione che fare un allenamento divertendosi è il massimo e che altrimenti diventa noioso .Il tempo non passa mai e i portieri non danno quello che dovrebbero.E’ chiaro che se c’è un rapporto sincero e di amicizia il proporerre esercizi semplici o/e complicati rimane comunque un momento di scambio di informazioni e vedere che il tuo portiere esegue con entusiasmo i tuoi esercizi proposti ti spingono a dre ancora di più.Diventa all’unisono un qualcosa di sintonia che forse a livello di squadra non puoi dare e avere.Ciao Mario sempre al max.
Sono daccordissimo con l’articolo, in fondo come in ogni aspetto della vita, se ce divertimento lo si fa piu’ volentieri!
Ciao
Ste
Ciao Mario,
quanto è vero quello che scrivi e posso dire di provarlo sulla mia pelle. Il mio entusiasmo c’è sempre ma quando già so quello che mi aspetta agli allenamenti (perché sono tutti uguali) proprio non riesco a divertirmi pur mettendoci tutta la voglia possibile e l’entusiasmo…
…qualche preparatore si offre in Veneto???? : ) 🙂 scherzo
Ciao mario e continua così
Sono d’accordo sul devertimento durante l’allenamento,senza però perdere di vista quello che deve essere il risultato finale, se non quello di una seduta intesa al miglioramento di tutti gli aspetti tattici, fisici e comportamentali.Se un portiere è motivato,si vede subito,dalla voglia, entusiasmo,capacità di metersi in mostra.Alla base di tutto ci deve essere un rapporto di reciproca stima e di rispetto, a qualsiasi età e catagoria.
Hai centrato l,obbiettivo.
Con questo metodo ho sempre avuto la soddisfazione di vedere i miei portieri,alievi iuniores e prima squadra motivati e mai assenti agli allenamenti.
Ciao Mario continua così.
Certo,il divertimento e la motivazione è un aspetto che il preparatore deve considerare e deve tenere molto alto.Io,nei miei allenamenti cerco sempre di diversificare gli esercizi.Anche se hanno lo stesso fine.Rompo gli schemi molte volte,e faccio effettuare tiri in porta,con entrambi i piedi,ai portieri.
Li faccio crossare e colpire di testa.
Perchè penso, per avere una maggior padronanza, sia nella tecnica con i piedi e sia per conoscere la mentalià dei giocatori,che diversa da quella dei portieri.
Altre volte propongo sfide,con due porte,ad esempio 1 contro 1,o tiri in porta con due portieri in due porte diverse,con la variante di cambiare sia piede o braccio nel tiro.
Ciao Mario
Anch’io sono daccordo, anche se non sempre ci si riesce. Per rendere le sedute più piacevoli, soprattutto quando si allena la forza, inserisco nella prima fase una parte acrobatica ed in quella finale il gesto tecnico. Ovviamente nelle esercitazioni di la forza aggiungo un gesto tecnico semplice, con quelle di velocità un più comoplesso.
Ciao
Mi fa Piacere sapere che su questo aspetto importante siamo tutti d’accordo 🙂
Oserei dire che se si devertono i portieri, si diverte anche l’allenatore dei portieri.
Così mi capita di solito.