Sicuramente anche a te starà capitando o sarà capitato qualche volta di allenare portieri con grandi difficoltà a livello coordinativo e di non sapere come fare per poterli migliorare nel modo giusto seguendo la giusta strada.
Per un portiere non essere coordinato comporta molti problemi perchè i suoi movimenti saranno poco fluidi e arriverà sempre dopo gli altri all’obiettivo finale che è quello dell’intervento sulla palla.
Inoltre non essere coordinato crea problemi perchè il portiere è il ruolo per definizione dove la coordinazione è vitale dati i diversi stimoli e la diversità di movimenti a volte improvvisi che il portiere deve compiere.
Spesso mi è capitato di vedere preparatori dei portieri che danno poco spazio alla coordinazione dando più spazio all’aspetto tecnico, specialmente poi su portieri che dovrebbero fare 3/4 dell’allenamento solo sulla coordinazione, perchè è evidente che è quello che manca.
Penso che sia poco utile ed efficace allenare solo le componenti tecniche se alla base non ci sono delle buone componenti coordinative, l’ideale sarebbe sempre unirle insieme.
Un portiere di calcio dovrebbe essere allenato oltre che sulle capacità coordinative di base come salti, capriole e rotolate anche sulle capacità coordinative specifiche che sono:
- Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
- Capacità di coordinazione oculo-muscolare
- Capacità di differenziazione
- Capacità di equilibrio
- Capacità di orientamento
- Capacità di reazione
- Capacità di trasformazione
Andiamo a vederle una a una.
Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
Questa è la capacità che permette al portiere di combinare tra loro dei movimenti già acquisiti come il combinare il movimento degli arti superiori con quelli inferiori, quindi per esempio un esercizio può essere semplicemente il palleggio a una o due mani battendo la palla a terra mentre si corre o si fa un movimento laterale con passo accostato.
Capacità di coordinazione oculo-muscolare
Questa è per esempio la capacità del portiere di spingere in tuffo su una palla calcolando quanta forza muscolare deve metterci per arrivare correttamente sulla palla. Quindi per esempio palle alte tuffi ecc.
Capacità di differenziazione
E’ la capacità del portiere di saper variare gli stimoli quando avvengono dei cambiamenti, per esempio quando il portiere decide di fare un tuffo leggendo un certo tipo di traiettoria che all’improvviso viene modificata per esempio con una deviazione, costringendo il portiere a modificare il tipo di spinta e di movimento da fare.
Capacità di equilibrio
L’equilibrio è la capacità del corpo di rimanere in una data posizione, non esiste nessun movimento dove non sia coinvolto l’equilibrio, l’equilibrio si divide in statico quando il corpo è fermo, dinamico quando il corpo è in movimento per esempio quando si cammina o si corre, di volo quando il corpo non ha nessun appoggio a terra o su un attrezzo particolare.
Capacità di orientamento
E’ la capacità di muovere il corpo nello spazio e nel tempo, per esempio il portiere deve conoscere le condizioni del terreno di gioco in modo da capirne i rimbalzi e le difficoltà che può incontrare e sapersi muovere in quel tipo di situazione.
Capacità di reazione
È la capacità di rispondere agli stimoli con l’azione motoria più rapida e meglio adeguata alle circostanze, questa capacità si differenzia in supersemplice quando gli stimoli sono conosciuti, quindi per esempio su un esercitazione sui tuffi dove il portiere sa dove andrà la palla e complessa quando gli stimoli non sono conosciuti, quindi il portiere non sa quale sarà la direzione della palla e quindi dovrà avere un ottima capacità di reazione.
Capacità di trasformazione
E’ la capacità di cambiare un azione prefissata, per esempio negli uno contro uno dove il portiere deve elaborare ogni volta nuovi movimenti per togliere la palla dai piedi dell’attaccante.
Quando fai i tuoi allenamenti programma le esercitazioni tenendo conto di questi concetti molto importanti ed applicali costantemente per migliorare i tuoi portieri sull’aspetto coordinativo, in questo modo vedrai che miglioreranno molto più velocemente anche sugli aspetti tecnici.
Tieni conto che dovrai iniziare sempre con le cose più semplici e piano piano aumentare le difficoltà, il concetto è sempre quello della gradualità, quindi partendo dal facile per poi arrivare al difficile.
Ciao Mario..non sono per la prima volta molto convinto dell’articolo…credo sia troppo generico…mi spiego: perché bisogna fare più coordinazione che tecnica a livello giovanile? Fare tecnica di base è stimolare le capacità coordinative speciali…non vedo altro modo per allenare la coordinazione… Es, una raccolta preceduta da uno spostamento laterale..nello spostamento laterale stimolo la ritmizzazione e la differenziazione nella raccolta stimolo accopiamento e combinazione..non so se mi sono spiegato…credo che la tecnica di base abbinata ad andature specifiche è può essere coordinazione…un gesto tecnico è coordinazione speciale!! Non è una critica Mario ma solo un mio personale punto di vista…grazie
Ciao Nicola, ci mancherebbe siamo qui per confrontarci, forse nell’articolo è espresso male il concetto che volevo passare, il concetto di questo articolo è che prima di fare le cose complesse bisogna partire dalle cose semplici, mi è capitato di avere portieri nel settore giovanile che facevano fatica a eseguire i gesti tecnici in modo corretto e ho notato che quasi tutti avevano delle lacune sulla coordinazione, penso che migliorando la coordinazione di base per il portiere è più semplice anche migliorare i gesti tecnici. Quindi giustamente lavorando su percorsi coordinativi abbinati al gesto tecnico si ha un effetto migliore, mentre se parto solo dal gesto tecnico che giustamente come hai detto tu è coordinazione speciale i portieri con più problemi coordinativi trovano maggiori difficoltà. Cioè se un portiere fa fatica a saltare gli over alternando i piedi destro e sinistro è molto difficile che poi ha facilità anche nei gesti tecnici, io ho notato sempre questo…
Grazie Mario..allora il concetto è lo stesso per entrambi…grazie per il confronto!!!
😉
grande mario sempre puntuale io lavoro molto prima sulla coordinazione motoria con la speedladder e devo dire che i miei portieri pian piano acquisiscono sempre maggiore coordinazione e velocità successivamente abbino la tecnica unitamente alla coordinazione e questo aiuta molto la crescita dei miei portieri perciò condivido in pieno il tuo articolo
Alla grande Sandro… 😉
Ciao Mario, sono d’accordo con te e credo che questo aspetto andrebbe curato in special modo con i giovani portieri a partire dalla scuola calcio, ma ho notato, purtroppo, che spesso l’ addestramento alle capacità coordinative viene totalmente ignorato causando difficoltà nel futuro del giovane portiere che si porterà dietro grossi problemi di approccio a qualsiasi intervento come hai fatto notare tu, palesando di conseguenza carenze di tecnica individuale, un saluto.
Ciao Tonino, giusto, trascurare di allenare l’aspetto coordinativo crea dei danni perchè è la base per qualsiasi altra cosa un portiere si troverà a fare…
Perfezionando lo schema corporeo, non solo miglioriamo la qualità della nostra vita, ma ci predisponiamo
ad avere i requisiti per prendere parte ad una qualsiasi attività sportiva. I cosiddetti “schemi motori di base”
(camminare, correre, saltare, scavalcare, strisciare, rotolare, arrampicare, afferrare, colpire, evitare, mirare,
tenere…eccetera…) sono necessari per affrontare la vita di tutti i giorni. Abbiamo apparentemente detto
una serie di ovvietà: tuttavia molti sottovalutano che per migliorare un gesto tecnico, nella fattispecie
calcistico, la mancanza o la carenza di un dato schema motorio, inficia sia l’apprendimento che l’esecuzione
del gesto tecnico. grazie Mario per le chicche che ci fornisci continuamente un abbraccio