In questo articolo ti voglio parlare dell’importanza nell’allenamento dei portieri di utilizzare l’allenamento ad alta intensità e del giusto recupero.
Aumentare l’intensità nell’allenamento porta ai portieri dei grandi benefici in termini di condizione fisica ed anche di determinazione e lucidità mentale.
Spesso si sente parlare di allenamento anaerobico alattacido che ho tante volte trattato in questi anni, dove lo sforzo deve durare almeno 10 secondi ad alta intensità.
Ecco su questo penso si debba fare una precisazione per non incorrere in malintesi che poi possono creare dei problemi di prestazione nei portieri.
Di base penso che l’allenamento debba combaciare con la parola fatica, ovvero se io vedo che i miei portieri dentro i 10 secondi quando finiscono l’esercizio non hanno almeno fatto uno sforzo che li porta alla soglia di miglioramento,
in realtà non lo stiamo realmente allenando, con questo voglio dire che il discorso è molto soggettivo e varia da portiere a portiere e dal periodo, se sono in ritiro pre-campionato è normale che avrò dei portieri che sono senza condizione fisica e dovrò muovermi gradualmente,
aumentando soprattutto i recuperi tra una esercizio e l’altro per evitare infortuni e andare a lavorare in modo sbagliato.
Quando durante la stagione i miei portieri sono entrati in condizione, 10 secondi potrebbero non bastare e quindi potrebbero volerci anche 15 secondi o addirittura 20 secondi per poter dire di aver allenato davvero il mio portiere.
Diciamo che in questo è molto importante l’occhio del preparatore dei portieri, perchè cambia da portiere a portiere, ovvero se vedo che nei 10 secondi il mio portiere non è affatto andato in fatica ma anzi finisce l’esercizio con tranquillità forse il caso di aggiungere una ripetizione in più,
In genere 10 secondi sono dentro le 3 ripetizioni, allora come detto prima invece che 3 ripetizioni si può pensare di farne 4 e vedere come reagisce il portiere.
In genere con le 4 ripetizioni che vanno dai 15 ai 20 secondi possiamo essere quasi sicuri che il portiere abbia fatto un esercizio allenante, in quanto siamo entrati nel sistema anaerobico lattacido, poi come detto dipende da portiere a portiere.
Ovviamente dipende anche dal numero di portieri che abbiamo a disposizione, se alleniamo 4 portieri si può pensare di stare nei 20 secondi perchè il recupero è molto più ampio rispetto a se ne avessimo per esempio 2 o 3.
Nel caso invece che alleniamo due portieri si può stare nei 20 secondi ma l’importante è tenere d’occhio i recuperi, un ottimo recupero in questo caso è nel rapporto 1 a 1 ovvero 20 secondi di lavoro e 20 di recupero ma anche in questo caso varia da portiere a portiere,
un portiere di 20 anni potrebbe reggere tranquillamente il rapporto 1 a 1 mentre uno di 30 potrebbe non reggerlo e quindi necessiterà di più recupero.
Operando in questo modo siamo sicuri che i nostri portieri abbiano il giusto recupero, è comunque importante usare molto la nostra sensazione e il nostro occhio perchè spesso è molto più preciso e ci da delle indicazioni che vanno oltre a ciò che magari suggerisce la scienza.
Quando invece alleno la forza e soprattutto la forza esplosiva il discorso cambia, l’intensità in questo caso va lasciata da parte e diventa fondamentale la gestione del recupero,
Più il lavoro di forza è intenso come può essere la forza esplosiva e più recupero dovrò dare perchè i muscoli sono sottoposti ad un grande sforzo e devono essere freschi e non affaticati.
Quindi tornando al discorso precedente, di base il concetto generale è che le ripetizioni di ogni esercizio spesso vanno da portiere a portiere e dipendono da quando il nostro portiere inizia ad entrare in fatica durante un esercitazione.
Agendo in questo modo vedrai dei grandi miglioramenti fisici nei tuoi portieri.