In questo articolo voglio parlarti dell’importanza del preparatore dei portieri nel riscaldamento pre-partita e quale deve essere il suo principale compito.
Spesso un preparatore dei portieri pensa a chissà cosa deve far fare ai propri portieri durante il riscaldamento pre-partita, addirittura c’è chi presenta dei lavori in giro per fare vedere cosa si deve fare.
Io ho una mentalità molto pratica e penso che il riscaldamento pre-partita ha una sola funzione per il portiere che è si di riscaldarsi a livello fisico, ma quello principale è quello di prepararsi a livello mentale.
E qui entra in gioco la figura del preparatore dei portieri e il valore aggiunto che può dare a questa fase.
Se andiamo ad analizzare l’aspetto fisico è importante andare a toccare un pò tutti gli aspetti del portiere, quindi mobilità articolare iniziale con una corsa, soprattutto nei mesi più freddi, poi tutti i tipi di prese, quindi presa al viso, all’addome, battente e rasoretta, uscite alte magari facendo prima un riscaldamento lanciando la palla con le mani con 4-5 prese, gioco con i piedi, rilanci con i piedi, conclusioni in porta, palle che rimbalzano davanti,
in breve ci deve essere un pò tutto ciò che serve al portiere e che riguarda questo ruolo, si può fare ciò che si vuole la cosa più importante in questa fase non è quella tecnica o di cosa fai fare ma quella mentale.
Infatti di solito quello che faccio all’inizio è chiedere ai miei portieri se hanno un riscaldmento loro oppure vogliono provare a fare quello che gli propongo io, perchè se loro sono tranquilli con un tipo di riscaldamento il mio compito è fare in modo che loro siano tranquilli e faccio scegliere a loro.
Può sembrare assurdo ma io per esempio quando giocavo dovevo fare una papera perchè almeno me la toglievo di mezzo e mi rendeva più tranquillo per la partita.
Altro aspetto importante, è capire in che stato emotivo è il portiere, se vediamo che è nervoso o troppo teso, bisogna fare in modo di sdrammatizzare e cercare di dire qualcosa di scherzoso e divertente , bisogna essere bravi a infondere tranquillità.
Altro aspetto è l’importanza della partita che si sta giocando, se si gioca una partita contro una squadra sulla carta semplice, bisogna fare in modo di alzare l’attenzione del portiere e ricordargli tutto ciò a cui deve stare attento durante la partita, se conosciamo le caratteristiche dell’avversario meglio ancora, ricordiamo dove devono stare più attenti, perchè c’è il rischio di cali di concentrazione.
Se invece la partita è importante c’è poco da dire nel senso che l’attenzione sarà già massima e anche la concetrazione, ciò su cui ci si deve focalizzare è vedere il livello di agitazione e tensione del portiere e cercare di muoversi di conseguenza.
C’è una cosa c he mi piace sempre dire ai miei portieri e che mi aiutava quando giocavo, la partita dura 90 minuti e in quei 90 minuti esiste solo il campo, l’avversario, il pallone, i compagni e quello che devo fare, quando la partita finisce posso pensare a tutt’altro ma quando c’è la partita esiste solo quella.
Questo secondo me è il ruolo del preparatore dei portieri durante il riscaldamento pre-partita, gestirlo a livello emotivo e mentale.
C’è un aspetto fondamentale che potrebbe annullare tutto ciò che facciamo, noi possiamo infondere fiducia ai portieri gestirli emotivamente, tutto ciò che vogliamo ma la base fondamentale è che anche l’allenatore e tutti i componenti dello staff facciano sentire al portiere fiducia perchè solo noi non bastiamo, se il portiere non sente la fiducia di tutti diventa difficile, certo poi se alla base c’è questo la fiducia va anche guadagnata con le prestazioni ma alla base di partenza questo ci deve essere.
