“Come migliorare i tuoi portieri nel gioco con i piedi e dare più sicurezza ai compagni di squadra”

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Spesso mi capita di assistere ad allenamenti dove non viene mai allenata una componente fondamentale per il portiere che è il gioco con i piedi.

Ormai oggi un portiere deve saper utilizzare bene i piedi quasi come quanto è bravo ad utilizzare le mani, perchè il portiere sta sempre più diventando parte della manovra di una squadra e non essere bravo in questo aspetto lo penalizza molto.

Se non alleni i portieri sul gioco con i piedi o lo ritieni un aspetto di secondo piano stai facendo un grave errore perchè oggi chi guarda un portiere vede anche quanto è bravo in questo aspetto che è diventato vitale nel calcio moderno.

Penso che l’allenamento sul gioco con i piedi debba essere inserito a partire dalle categorie più basse e non debba mai essere trascurato in nessun allenamento, nel senso che in ogni allenamento ci deve essere un momento dove si lavora su questo.

Se guardi Donnarumma il portiere del Milan noterai che ha una grande sicurezza nel gioco con i piedi e questo non è dovuto ad una dote naturale ma è dovuto al fatto che al Milan, parlando con preparatori che hanno allenato Donnarumma, viene data molta importanza anche a questo aspetto sin dalle categorie più basse e quindi non è un caso che poi arrivino in età di prima squadra che hanno una grande padronanza nel gioco con i piedi.

Ora potresti chiederti dove poter inserire questo allenamento nelle tue sedute di allenamento in modo da poterlo integrare con altri aspetti perchè comunque il tempo è quello che è.

Pima di tutto puoi fare il riscaldamento facendo utilizzare i piedi, magari facendo fare degli slalom tra i conetti utilizzando interno piede, esterno ecc e poi farti servire la palla in modo preciso, questo è un esempio ma ce ne sono a centinaia di possibilità.

Un’altro esempio può essere fare partire i portieri da un palo della porta e una volta arrivati al centro porta servirgli una palla che dovranno restituirti di prima con traiettorie sia rasoterra, con rimbalzo e al volo e poi continuare la corsa fino ad arrivare all’altro palo e poi tornare indietro utilizzando l’altro piede.

Questi sono semplici esempi ma puoi sbizzarrirti nel creare i tuoi esercizi, l’importante è che ci sia sempre l’uso dei piedi in modo da abituare il portiere ad utilizzarli, questo ovviamente alla lunga con il tempo porta a dei miglioramenti, perchè la ripetizione nel tempo migliora la tecnica.

Un’altro aspetto su cui è utile lavorare e dove quasi tutti i portieri vanno in difficoltà è quando viene fatto un retropassaggio e il portiere essendo pressato dall’avversario deve rinviare di prima, qui se non si allena questo aspetto si fornisce sempre materiale a quelli di “mai dire gol” nella sezione “vai col liscio” perchè è un gesto che richiede molta pratica ed è ad alto rischio di errore.

Se posso permettermi di darti un suggerimento, oltre al fatto che il retropassaggio deve essere tassativamente fuori dallo specchio della porta per ovvi motivi, ma questo è l’abc e penso che tu lo sappia benissimo,

un altro aspetto è che per eseguire bene questo gesto secondo la mia esperienza diretta e poi anche vista sui portieri che ho allenato non si deve arrivare mai ad impattare la palla con il corpo all’indietro e con il passo lungo perchè è li che succedono le sventure peggiori.

Per eseguire bene questo gesto è importante andare in attacco alla palla e tenere il passo il più corto possibile, poi sul campo in allenamento ogni portiere troverà il suo modo con il passo giusto e l’impatto giusto per lui, ma di base i lisci maggiori avvengono per i motivi che ho scritto prima.

Inoltre altro aspetto importante è che se il retropassaggio arriva per esempio dal lato destro della porta il rilancio dovrà essere sempre nel settore destro, quindi si dovrà aprire il calcio e non si dovrà mai incrociarlo perchè il rischio di rilanciare rasoterra fornendo un assist ad un avversario è alto.

Altra cosa per quanto riguarda la corretta esecuzione di questo gesto è la condizione del terreno di gioco, è ovvio che se abbiamo il campo in sintetico o con un fondo “simil wembley” è molto facile impattare bene il pallone,

tutto diverso nel momento in cui mi trovo a lavorare su un campo così detto di “patate” perchè anche qui se in allenamento magari possiamo azzardare il collo piede, dove però la superfice del piede si riduce, in partita se nel riscaldamento ci accorgiamo che il campo è brutto è importante impattare con più superfice sul pallone quindi è importante utilizzare magari un pò più l’interno del piede in modo da avere più superfice, ma anche qui arriva in aiuto l’allenamento che fa trovare il giusto modo.

Mi sono dilungato un pò ma ho voluto spiegarti quanto è importante allenare il portiere sul gioco con i piedi, anche facendo esercitazioni che simulano le più comuni situazioni di gioco reali, sempre nel limite del possibile.

Ricorda che il lavoro paga sempre e se i tuoi portieri migliorano chi è del settore se ne accorge e i meriti arriveranno anche a te e riceverai le giuste gratificazioni che meriti e il tuo valore aumenterà a dismisura.

Con questo ti mando un saluto e ti auguro buon allenamento podalico!

Mario

Commenti

9 Comments

  1. Gabriele Ciroi Maggio 7, 2016
  2. Mattia Maggio 7, 2016
  3. Luca fortuna Maggio 7, 2016
  4. Mario Vella Maggio 8, 2016
  5. Mario Vella Maggio 8, 2016
  6. danilo rancati Maggio 8, 2016
  7. Mario Vella Maggio 8, 2016
  8. Alessandro Rota Settembre 14, 2016
  9. Mario Vella Giugno 24, 2019

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