Uno dei metodi di lavoro più potenti che caratterizzano i migliori preparatori dei portieri in circolazione è sicuramente la capacità di allenare i portieri sulle situazioni di gioco che essi affronteranno alla domenica, quindi metterli in condizione di richiamare alla domenica situazioni che loro vivono abitualmente durante la settimana in modo da diminuire al minimo le possibilità di trovarsi impreparati.
Le situazioni di gioco più frequenti durante una partita ufficiale sicuramente sono le uscite alte,uscite basse, la gestione dello spazio dietro i difensori,gli accorciamenti in area, l’intervento di parata vera e propria si può dire che è molto rara durante una partita a meno che non si incappi in una giornata particolare della squadra.
Molto utili quindi per ricreare le situazioni di gioco dopo le esercitazioni, sono le partitelle svolte con la squadra dove il preparatore deve seguire il portiere e impartirgli consigli da dietro la porta in modo da correggere quelli che sono sia i difetti di impostazione che di gestione della difesa.
QUAL’E’ IL PORTIERE CHE PARLA
Molto spesso si sente dire che il portiere durante le partite alla domenica parla poco o non parla, voglio chiarire cosa si intende per portiere che non parla e per portiere che parla, il portiere detto che non parla è quello che non da direttive utili ai compagni, e più che essere un ancora di salvataggio per loro, è poco collaborativo nei confronti dei compagni e si preoccupa principalmente di intervenire solo sulle situazioni tecniche come parare, fare uscite alte, basse ecc..
Il portiere che parla è quello che tiene sveglia la squadra, si fa sentire, chiama gli uomini ai compagni anche se vedono che li stanno marcando, risolvono i problemi ai difensori specialmente sulle palle che richiedono un accorciamento in area, in breve sono partecipi alla manovra e ai movimenti dei compagni e trasmettono al compagno il fatto che loro ci sono e che si può contare su di loro, il portiere per conquistare la fiducia dei compagni prima di preoccuparsi di parare deve essere bravo nel gestire il cosiddetto lavoro sporco come uscire, chiamare i compagni, avere un tono di voce forte e deciso che gli trasmetta sicurezza, e ovviamente togliere le castagne dal fuoco con le parate che poi sono una delle cose che danno più emozioni a un portiere e a chi lo vede.