In questo articolo ti voglio parlare non dell’allenamento tecnico dei tuoi portieri ma di come fare per aumentare la loro fiducia e aumentare la loro autostima.
Sicuramente ti sarà capitato di avere a che fare con portieri che dopo delle buone annate si perdono e fanno fatica a ritrovare la fiducia in se stessi, vuoi per un annata storta o per problemi personali che possono cambiare la vita delle persone.
Secondo il mio punto di vista e per esperienza personale c’è un modo per aumentare l’autostima dei tuoi portieri e volendo anche la tua come preparatore dei portieri, prima di tutto secondo me è importante capire da quale situazione negativa il tuo portiere vuole andare via, questo perchè spesso noi siamo motivati dall’andare via da una situazione negativa che non ci piace e che ci crea malessere, piuttosto che andare verso qualcosa che vogliamo anche se secondo me è il secondo passo da seguire, quindi la domanda che ti devi fare è:
Cos’è che non voglio più sopportare o dover fare che adesso mi da fastidio? E subito dopo chiederti e dove voglio invece arrivare o essere?
Ti faccio un esempio, mettiamo caso che un portiere ha sempre giocato in categorie superiori o per vincere qualcosa e un anno si trova a giocare in una categoria inferiore e questo gli crea un disagio e non lo fa stare bene, questo portiere potrebbe motivarsi dicendosi che non vuole più giocare in quella categoria e che vuole giocare più in alto dove gli spetta, quindi questo lo porterebbe a voler andare via da quella situazione verso una più positiva, motivandolo.
Questo però non potrebbe bastare perchè una seconda cosa molto importante è riconoscere i propri punti di forza, può capitare in qualsiasi ambito della vita ma qui mi focalizzo su quello calcistico, che un portiere perda la fiducia in se stesso e non riconosca più i suoi punti di forza, questo porta a non riuscire a reagire perchè non conoscendo i propri punti di forza una persona rimane ferma e non sa da dove cominciare per ripartire.
Quindi quello che un preparatore dei portieri dovrebbe fare con un proprio portiere che è in queste condizioni ma anche con se stesso volendo, è fare capire al suo portiere quali sono i suoi punti di forza e esaltarli anche durante l’allenamento,
per esempio un portiere potrebbe avere come punto di forza, la forza fisica, la capacità di comandare bene la difesa e una grande forza di volontà, bene questi sono i 3 punti su cui partire per poi migliorare i punti più carenti e che tu devi fare notare ai tuoi portieri.
Potresti anche chiedere direttamente ai tuoi portieri quali secondo loro sono i loro punti di forza, perchè una volta che li avranno riconosciuti tu noterai un grande cambiamento in loro perchè sapranno di avere dei punti di forza che magari prima non riconoscevano.
Ovviamente per far riconoscere i propri punti di forza ai portieri non basta dirglielo ma c’è bisogno di azioni concrete che glielo facciano riconoscere, quindi quando un portiere fa un intervento che rispecchia i suoi punti di forza, faglielo notare in modo che sia lui stessoa risconoscerli, perchè finchè le cose te le dice uno esterno è un conto, quando le riconosci tu è un altro.
Questo può valere anche per un preparatore dei portieri, potresti esaminare quali sono i tuoi punti di forza che potrebbero essere utili per allenare al meglio i tuoi portieri e partire da quelli, per esempio potresti avere come caratteristica la passione sfrenata per il ruolo e una grande forza di volontà ecco potresti amplificarle e metterle al servizio nell‘allenamento dei tuoi portieri.
Grazie Mario, come al solito sei di aiuto, nel nostro mestiere è facile trovarsi con queste problematiche.
Sono pienamente d’accordo su quanto hai scritto,la motivazione è una delle cose fondamentali x l’autostima di un portiere.Nel mio piccolo cerco sempre di esaltare le qualità di ogni portiere e bacchettare,cercando di correggere,le loro difficoltà..
In passato è successo che senza dirmi niente i giovani venivano mandati a far i provini con i prof. + per accontentare il genitore e/o presumo il direttore Sportivo, naturalmente rientravano delusi, calato naturalmente il silenzio i giovani erano spesso in stato d’ansia, recuperare una possibile delusione ci vuole oltre un anno. Ora ho imposto che mi avvisino se si presenta l’occasione a molti verso fine stagione come premio offro la possibilità di confrontarsi con i loro colleghi,ma senza aspettarsi conferme ecc.ecc.
Per Roberto: felice di esserti di aiuto
Per Luca: Contento che tu ti trova d’accordo con me.
Per Marco: Sono d’accordo con te a seconda del carattere del ragazzo ci vuole del tempo per recuperare da una delusione ma se si conoscono i propri punti di forza è gia un primo passo importante.
per un allenatore di un settore giovanile come me,trova già il portierino motivato in quanto è stata una sua scelta,vuoi per carattere vuoi perchè non ha le qualità richieste al giocatore di campo.Questi ragazzi hanno soltanto bisogno di “innamorarsi “di questo ruolo è quetso penso sia il nostro obbiettivo primario,proponendo loro degli esercitazioni che esaltano le loro qualità snza andare troppo a cercare difetti.Per i portieri più garndi che già fanno attività importante penso e far rendere conto dei loro limiti spronandoli a cercare di migliorare ,dando tutto il nostro aiuto anche e soprattutto a coloro che ,parliamoci chiaro,non hanno grandi capacità.
la giusta motivazione in un portiere e’ un elemento fondamentale, senza la quale le prestazioni sarebbero fortemente condizionate, cosi’ come gli allenamenti verrebbero affrontati sotto tono. E’ fondamentale il compito del preparatore dei portieri di saper individuare il motivo che sottintende al calo di rendimento. La mia esperienza e’ al momento limitata ai portieri del settore giovanile (giovanissimi e allievi) di una societa’ semi-professionistica, e quando noto i ragazzi venire agli allenamenti scarichi cerco sempre il dialogo per capire cosa c’e’ che non va’. Sono due secondo me le aree motivazionali di un giovane portiere: L’area privata/familiare e qulla prettamente calcistica legata alle prestazioni ed alla voglia di fare.
Nel primo caso, puo’ essere un brutto voto a scuola, un litigio con i genitori, o problemi sentimentali che a quest’eta’ cominciano ad affacciarsi. Fondamentale, in questi casi farli sfogare, tirar fuoir loro cos’e che li turba e dargli dei buoni consigli o indicargli la strada da percorrere per risolvere certi loro problemi. Ho notato, che quando si e’ instaurato un rapporto di fiducia i ragazzi ascoltano e seguono ed il piu’ delle volte ricaricano le batterie.. Poi ci sono momenti di calo legati prettamente all’ambiente calcio, quando il ragazzo perde fiducia nei propri mezzi, oppure ha perso di vista gli obiettivi. E’ sempre compito nostro indicargli la via per rimettersi in sesto e ricaricare le batterie. Devo dire che nella mia esperienza diretta come poriere degli anni 80/90, mi e’ capitato solo per un breve periodo di avere il prepratore dei portieri che avesse fatto a sua volta il poriere, ed e’ stato il periodo in cui sono cresciuto di piu’ (mi trasmetteva oltre alle sue esperienze e la sua grande passione, un affetto che sapevo riconoscere anche nei suoi modi bruschi), dopo quando ho cominciato a fare allievi, beretti e poi prima squadra in serie anche importanti come la c2 e la D, i preparatori non erano mai ex portieri, magari anche preparati, ma non avendo mai vissuto il ruolo, non erano in grado di toccare le corde giuste al momento giusto, lasciandomi spesso in balia di eventi che da solo non riuscivo a gestire. D’altronde il portiere si tova spesso solo, e’ il nostro ruolo e la nostra condizione, ed il preparatore deve essere il porto sicuro dove si puo’ rifugiare nei momenti peggiori. Sono d’accordo con te, ed e’ compito nostro non lasciar soli i ragazzi nei momenti di diffcolta’. Fabio
Ciao Fabio, ti ringrazio del tuo esaustivo commento con cui mi trovo pienamente d’accordo e che sono certo sarà di grande aiuto a chi lo leggerà..
Giuseppe d’accordissimo con te su tutto ma soprattutto quando dici che bisogna fare innamorare i ragazzi di questo ruolo è assolutamente così…
Grazie Mario !
L’esempio che hai fatto calza a pennello per un portiere che sto seguendo!
Grazie di cuore
Fabiano