Oggi ti voglio parlare di una componente che secondo me fa la differenza nell’allenamento dei portieri tra un preparatore dei portieri normale e uno di più alto livello, la componente di cui ti voglio parlare è l’atteggiamento.
Le esercitazioni che si fanno svolgere a un portiere sono molto importanti, sicuramente l’aspetto tecnico e di qualità del lavoro che si propone è fondamentale, tuttavia secondo il mio punto di vista ciò che veramente fa fare il salto di qualità al lavoro che tu proponi è il tuo atteggiamento nei confronti del tuo lavoro e nei confronti dei tuoi ragazzi.
Mi spiego meglio, anche chi non ha mai allenato o giocato a calcio potrebbe prendere delle esercitazioni per allenare i portieri, andare al campo e proporle, alla fine è una cosa semplice prendo le esercitazioni vedo come si fanno e le faccio fare, lo potrebbero fare tutti.
Ma cos’è invece che veramente fa la differenza nell’applicazione di quelle esercitazioni?
A mio parere come gia ho detto è l’atteggiamento che fa la differenza, l’entusiasmo con cui trasmetti ai tuoi portieri la passione per quello che fai, la convinzione che trasmetti ai tuoi portieri di quello che stai proponendo e il perchè stai facendo svolgere proprio quel tipo di esercitazione in quel momento e non in un altro momento.
Secondo il mio punto di vista un preparatore dei portieri quando ha entusiasmo e trasmette passione per quello che sta facendo ai propri portieri anche gli stessi portieri vengono contagiati da questa passione e rendono ancora di più di quello che renderebbero in situazioni normali.
E’ quindi importante proporre esercitazioni che facciano divertire i tuoi portieri che gli insegnino sempre qualcosa ma è altrettanto importante interpretare queste esercitazioni, è come se il preparatore dei portieri quando entra in campo diventi come un attore che interpreta la sua parte che è quella di trasmettere nel migliore dei modi ciò che vuole insegnare ai suoi ragazzi con il suo atteggiamento positivo e deciso.
Può capitare che ci siano delle giornate no dove non si avrebbe molta voglia di allenare e si starebbe volentieri a casa ma secondo il mio punto di vista è importante focalizzarsi sul fatto che i tuoi ragazzi hanno bisogno di te al 100% in quell’ora e mezza di lavoro perchè tu sei per loro un punto di riferimento e il primo esempio da seguire ed è quindi importante per loro averti sempre al massimo di te stesso.
Sono completamente d’accordo….
E’ tutto vero quello che hai scritto
Atteggiamento di guida soprattutto per i più giovani….!Leader del gruppo di lavoro…
Ciao Mario, e’ sicuramente importante il modo in cui il preparatore si propone ai suoi portieri per far svolgere l’allenamento, cercando durante le varie fasi dell’allenamento di trasmettere voglia e passione, specialmente durante gli esercizi di cercare di spiegare al meglio quello che gli si vuole insegnare, correggendo gli eventuali difetti, stimolando nel portiere la voglia di migliorarsi e non rendendo inutile e sprecata quell’ora e mezza di allenamento. Un saluto, Paolo
Bravo Mario,sono pienamente d’accordo con il tuo articolo…bisogna sempre trasmettere passione e voglia di fare sempre meglio.Anche grazie al tuo bellissimo sito,cerco sempre di proporre esercitazioni nuove e divertenti,che rendono l’allenamento divertente e piacevole.Ciao grazie e buon anno
sono d’accordo con il tuo commento che è facile
leggere e guardare gli esercizi ma non tutti riescono a mettere in pratica cio’ che vedono ma
la cosa piu’ difficile è rendere interessante e divertente il tutto per appassionaare i ragazzi di varie età. Come io ho nel mio impegno con la Società.
Ciao grazie e boun anno
Mario cosa vuoi ke ti dica ogni tua mail centra sempre l obbiettivo….i miei allievi specie gli esordienti/giovanissimi preferiscono lavorare con me anzike fare la partitella quindi ho detto tutto. Un saluto cordiale.
Sicuramente quello che dici è corretto ed infatti come si può capire ed intuire ,soltanto un portiere può svolgere questo ruolo in quanto come asserisco da sempre chi non è stato un portire non conosce la PORTA e tutto quello che comporta lo stato d’animo e le problematiche legate al ruolo.
mario te si che sei un professionista
Sono d’accordissimo con te, già da tempo sono indirizzato su questa metotologia soprattutto con i più piccoli è più facile correggere errori ecc. i risultati sono molto buoni.
Grazie Mario per la tua disponibilità.
Roberto
Rispondo a quanto affermato da Giuseppe. Effettivamente uno che non ha mai giocato in porta non può avere il patrimonio del vissuto che un ex portiere ha. Tutto questo però non vuol dire che non possa allenare i portieri. Con la passione e la dedizione sicuramente si può fare molta strada e da un certo punto di vista, il fatto non non essere stato portiere porta coscenziosamente ad un più approfondito studio su quello che si deve fare e sicuramente consente di non commettere errori con metodi vecchi e sbagliati . Da 6 anni- tre in una scuola calcio e tre in una scuadra di 1^ Categoria- alleno i portieri-Posso assicurare che atleti che hanno militato in categorie superiori apprezzano molto il mio lavoro che con passione aggiorno in continuazione. concludo che comunque il fatto di non aver giocato in porta è un qualcosa che mi manca ma è anche uno sprone per documentarsi e migliorarsi sempre dippiù.
complimenti Mario, hai centrato in pieno l’argomento. buon anno ,e buon proseguimento
la passione che ci muove è fondamentale e il ragazzo atleta sente tutto ciò che noi gli trasmettiamo un saluto e buon lavoro
SONO D’ACCORDISSIMO.
GRANDE MARIO !!!! OGNI VOLTA DICI COSE CHE SEMBRANO SCONTATE, MA INVECE SONO RIFLESSIONI MOLTO SAGGE,SONO QUEI PICCOLI PARTICOLARI CHE FANNO DIVENTARE GRANDE UN PREPARATORE DEI PORTIERI E A SUA VOLTA I SUOI PORTIERI !!!!!
Caro mario dico che ai pienamente ragione proporre allenamenti con una certa intensità ciao
Sono contento che vi troviate d’accordo con quanto dico..un saluto, Mario
Sono veramente d’accordo, con l’atteggiamento che si deve avere con i propri portieri
Ciao Gigi, mi fa piacere che condividi.