Come è risaputo il ruolo del portiere è uno dei ruoli più solitari e e di maggiore responsabilità, essendo l’ultimo baluardo di una squadra,
il portiere si trova costantemente sotto la lente d’ingrandimento e ogni suo errore può costare caro alla propria squadra e si può dire che sia il vero e proprio ago della bilancia nel risultato di una partita.
Una parata miracolosa può elevarli a eroi, mentre un singolo errore può diventare il loro peggiore incubo in quanto il portiere avrà addosso gli occhi di compagni di squadra, spettatori o magari il peso di una sconfitta.
In questo contesto, l’ansia da prestazione può diventare il nemico silenzioso di ogni portiere, indipendentemente dall’età o dal livello di esperienza.
A differenza di un attaccante, che può avere molteplici opportunità di segnare durante una partita, un portiere ha poche occasioni per dimostrare il proprio valore.
Ogni intervento diventa cruciale e l’ansia da prestazione può influenzare profondamente la loro reattività, la loro concentrazione e la qualità delle decisione nei momenti decisivi.
Quando un portiere non gestisce adeguatamente l’ansia, possono verificarsi una serie di reazioni fisiche e mentali, tra cui, tremori, aumento della frequenza cardiaca, tensione muscolare, e sudorazione eccessiva.
Oppure dubbi su se stessi, concentrazione alterata, pensieri negativi e paure irrazionali, esitazione nelle decisioni e scarsa comunicazione con i difensori.
Come già detto, mentre gli attaccanti e i centrocampisti possono affidarsi ai loro compagni di squadra per correggere un errore o recuperare una palla persa, il portiere non ha questa sicurezza in quanto nessuno lo aiuta, se il portiere sbaglia 99% delle volte è un gol subito.
Questa responsabilità assoluta crea un senso di solitudine e di pressione che è caratteristica del ruolo, infatti spesso si dice che il portiere è un uomo solo e niente è più vero di questo.
Il portiere passa gran parte della partita in un’attesa costante e deve essere pronto a reagire in una frazione di secondo.
Questa attesa, durante la quale l’ansia può crescere, è formata dal circuito attesa-azione e normalmente è interrotta dal momento in cui il portiere effettua il primo intervento
Questo ciclo di “attesa-azione” può generare un accumulo di tensione, specialmente se il portiere è preoccupato di commettere errori e non è tranquillo.
Mentre gli errori degli altri giocatori possono passare inosservati o essere rapidamente dimenticati, un errore del portiere è spesso sotto i riflettori.
le trasmissioni televisive, le critiche e la discussione mediatica, quando siamo a livelli più alti, possono amplificare la percezione di un singolo errore, rendendo il portiere particolarmente vulnerabile al giudizio altrui.
La posizione del portiere richiede non solo una resistenza fisica ma anche e soprattutto una preparazione mentale.
Il portiere deve anticipare le mosse dell’avversario, decidere in pochi secondi per esempio se uscire o rimanere in porta e poi eseguire movimenti fisici complessi e fare tutto questo riducendo al minimo gli errori.
Ovviamente questa combinazione può amplificare l’ansia, specialmente se il portiere ha dubbi sulle proprie capacità.
Inoltre nel calcio moderno, il portiere non è solo predisposto a evitare di subire dei gol, ma è ormai diventato anche un giocatore chiave nella costruzione del gioco.
Questo aggiunge un ulteriore livello di complessità e potenziale fonte di ansia, poiché deve essere abile non solo nel gioco con le mani ma anche nel gioco con i piedi e nella distribuzione della palla.
La natura unica dell’ansia nella prestazione del portiere deriva dalla combinazione di responsabilità, attesa, esposizione al giudizio e dalla doppia sfida fisica e mentale.
Questa comprensione profonda è essenziale al preparatore dei portieri per formare e supportare i propri portieri in modo efficace, garantendo che siano preparati non solo nelle abilità tecniche,
ma anche alla resilienza mentale per gestire la pressione inerente al loro ruolo cruciale.
In un mondo in cui le prestazioni sono costantemente sotto esame, è essenziale per i portieri non solo affinare le loro abilità fisiche ma anche fortificare la loro resistenza mentale.
Con la giusta preparazione e supporto, l’ansia da prestazione può essere trasformata da un nemico silenzioso in un alleato potente, spingendo il portiere verso prestazioni più performanti sul campo.
in breve un portiere mentalmente forte è un asset inestimabile per qualsiasi squadra.