In questo momento oltre che parlare dell’allenamento dei portieri voglio parlare di quelle che secondo me sono le carattersitiche fondamentali che deve possedere un preparatore dei portieri per essere sulla strada giusta per andare avanti..Secondo il mio punto di vista il preparatore dei portieri non può fare a meno di tante componenti che sono:
Il confronto con gli altri per migliorare
Grande disponibilità e dialogo nei confronti dei propri portieri
Motivazione
Documentarsi
Passione
Andiamo ad esaminare uno per uno tutti questi aspetti…
Confrontarsi con gli altri
Intendo che è importante confrontarsi con gli altri preparatori dei portieri e discutere di alcuni punti di vista che tu ritieni importanti, e inoltre mettere in pratica nell’allenamento anche ciò che ti ha suggerito la persona con cui ti sei confrontato, senza rimanere rigido sulle tue idee, perchè può essere che se metti in pratica il suggerimento che hai ricevuto da un altro preparatore, potresti imparare qualcosa e migliorare e lo stesso vale per la persona che sta dall’altra parte, secondo me ci vuole cooperazione e non competizione perchè con la cooperazione ci si guadagna sempre tutti.
Disponibilità e dialogo con i propri portieri
Questo argomento l’ho trattato spesso anche in altri articoli ma voglio sottolinearlo ancora, il dialogo con i tuoi portieri è fondamentale perchè ti permette prima di tutto di guadagnare la loro fiducia e capire quali leve toccare per farlo rendere al massimo, per leve intendo sia emozionali che tecniche, può essere che un tuo portiere arrivi alla sera stanco e non abbia molta voglia di allenarsi perchè potrebbe avere passato una giornataccia, capire questo è importante perchè ti permette di modificare l’allenamento senza renderlo troppo pesante, questo ti fa guadagnare dei punti agli occhi del tuo portiere perchè capisce che tu sei attento a lui e ci tieni che lui dia il massimo, con questo non voglio dire che debbe essere sempre così, ma ci sono delle volte che davvero non si ha molta voglia di allenarsi.
Per leve tecniche intendo che ci sono sicuramente degli esercizi che il portiere gradisce e altri meno, se notiamo che durante una seduta di allenamento i tuoi portieri fanno fatica in un esercitazione secondo me è utile cambiarla per dare la priorità alla qualità dell’allenamento, meglio fare un esercitazione di qualità che una fatta male che serve a poco, l’esercitazione che hai cambiato potrà essere proposta in altre sedute di allenamento.
Motivazione
La motivazione è fondamentale perchè ti permette di superare le varie difficoltà che si presentano inevitabilmente sul tuo cammino, quando sei motivato al punto giusto troverai sempre la strada giusta per risovere ogni situazione e supererai gli ostacoli che hai davanti a te con più forza e determinazione!
Documentarsi
Come in tanti campi anche nel ruolo di preparatore dei portieri non si finisce ma i di imparare e scoprire nuove strategie, quindi è utile essere come delle “spugne” assimilando più informazioni possibili che possono aiutare il tuo allenamento, qualsiasi cosa possa essere utile va presa in considerazione, anche qualcosa che inizialmente può sembrare poco importante potrebbe rivelarsi fondamentale e potrebbe farti fare la differenza.
Passione
Come sicuramente avrai sentito nelle teleconferenze che ho fatto, in tutti gli ospiti che ho intervistato c’è stata una componente in comune che è stata citata, che per fare il preparatore dei portieri ci vuole passione, se non possiedi questa caratteristica fondamentale secondo il mio punto di vista è meglio evitare di intraprendere questo tipo di percorso perchè non si darà mai il 100%.
Tu cosa ne pensi?
Di la tua!
Dal punto di vista teorico l’intento globale espresso lo ritengo positivo.
I problemi sorgono se dal confronto dovesse emergere che un altro ha ragione ed io ho torto.
Come mi comporto? Vado dai miei portieri che sino ad oggi ho allenasto in un modo e dico che è tutto sbagliato e da ora in avanti ci si allena in un altro?
Oppure uso la mia autorità per negare quanto anche l’esidenza conferma (ho premesso che l’altro ha ragione).
Oppure dico: “Vuol fare lo scienziato, il gioco del calcio è semplice!!!” quando poi giustifico l’attacco alla palla con la geometria euclidea e, alla dimostrazione che la stessa geometria euclidea mi da torto, lascio perde l’argomentazione dicendo che non vale nulla la geometria euclidea? (scusa la “pesantezza” della frase con le ripetizioni ma è scritta per evitare equivoci)
In pratica se serve a dimostrare che ho ragione è un mezzo indispensabile ma se mi da torto è un mezzo senza nessun rilievo anche se sino ad oggi è stata la base della mia impostazione dell’allenamento.
Documentarsi sarebbe un aspetto importante ma io non riesco a non avere perplessità su ricerche effettuate, avvallate e pubblicate da una sezione di Coverciano, PER ESEMPIO, quale il Laboratorio di metodologia dell’allenamento e BIOMECCANICA APPLICATA AL CALCIO che E’ la massima autorità del settore in ambito calcistico in Italia e se analizzo le loro ricerche figuriamoci quelle che alle spalle non hanno strutture, persone e mezzi finalizzati allo scopo.
Ho scoperto che esistono ricerche su vari argomenti calcistici che sono errate non dal punto di vista delle opinioni ma proprio dal confronto diretto tra quanto scritto NELLA STESSA RICERCA 2 cm sopra rispetto a 2 cm sotto.
Penso che abbiano scritto anche “cose buone” (sto leggendo quanto pubblicato per poter avere una idea più chiara in merito) però come posso concepire una entità che nella propria definizione si chiama Biomeccanica applicata al calcio?
Il calcio è un elemento della tabella periodica, tipica della fisica e della chimica; se proprio propio dovrebbe autochiamarsi Biomeccanica applicata al giuoco del calcio (così come la Federazione non si chiama F.I.C. [www.fic.it è la Federazione cuochi italiana] bensì Federazione italiana Giuoco calcio.
Ma anche così non riesco ad ipotizzare di quali argomenti trattano i docenti di quella sezione. La Biomeccanica studia, interagisce, si interessa di ciò che è legato alla vita. Esseri umani per esempio.
Il giuoco del calcio non mi risulta sia “codificabile” in questo ambito e tantomeno il calcio. Prendete una qualunque enciclopedia, dizionario, Wikipedia o ciò che ritenete possa fornire una informazione corretta e verificate.
Vi sarebbero altre domande conseguenti e non ma mi fermo qui.
sergio rossi
Inutile negarlo,per migliorare è sempre utile il confronto,e a malincuore anche accettare di non avere proprio ragione,è la migliore cosa, non solo per un preparatore, ma anche per i suoi portieri.
Per un preparatore,il dialogo con i portieri è fondamentale,ci si conosce meglio e si possono affinare le tecniche di preparazione specifiche e risolvere i difetti che un portiere può dimostrare di avere durante la partita.Personalmente penso che per un preparatore a volte il tempo dedicato agli allenamenti è ristretto, mi riferisco agli allenamenti per una squadra di prima e/o seconda categoria, dove giocano un ruolo fondamentale la famiglia, il lavoro e lo studio.
Il lavoro da fare è tanto, ma se si riesce ad avere un buon rapporto con i portieri, gli allenamenti si fanno meno pesanti,addirittura le sedute di allenamento diventano un modo come un altro per giocare a fare sul serio,e a volte sono loro che non vorrebbero mai terminarle.
Un valido aiuto lo trovo quando leggo i vostri articoli, oppure vedo i vostri video, c’è sempre qualcosa di interessante e da imparare, non nascondo che quando qualche esercizio lo propongo durante le sedute di allenamento, i “ragazzi” lo fanno con piacere,diventa un modo per scoprire un modo divesro per allenarsi.
Un saluto e un grazie di cuore, fra qualche settimana ricominceremo con la preparazione precampionato, spero di non trovarli appesantiti, anche se sono sicuro che i miei ragazzi si sono dati da fare con i tornei estivi.
Ciao.
Il primo comandamento su tutto quello che Tu hai proposto come caratteristiche penso sia la Passione che deve comunicare il concetto base ai portieri che dobbiamo allenare.Se c’è la passione vera tutto il resto viene da sè.Ciao Mario e stammi bene
è verissimo mario tutto quello che dici effettivamente bisogna sempre confrontarti con gli altri perchè puoi sempre migliorare.Negli altri argomenti che hai citato con i propri portieri bisogna sempre dialogare perchè bisogna capire tante cose,bisogna motivarli sempre perchè questa è una cosa molto importante per un portiere,documentarsi per noi preparatori è anche importante perchè da ogni cosa impariamo sempre cose diverse per poi metterle in pratica sul campo.Per ultimo si ci vuole tanta,tanta passione se non si ha questo dna nel sangue non potrai mai fare prima il portiere e poi il preparatore dei portieri.Grazie mario per queste informazioni che ci dai per me che mi sto affacciando adesso in questo ruolo è molto importante ciao a presto.
trovo i tuoi articoli molto interessanti. io sono un prepararore dei portieri alle prime armi e alleno dei ragazzi esordienti e giovanissimi, quindi dai 11/12 ai 14/15 anni. mi puoi consigliare che allenamenti fargli?
Tutto vero, occorre passione, comunicazione, dialogo… non è cò che intendevo bensì, dato per scontato ma che non è scontato, il rapporto, la comunicazione, la fiducia… quello di cui si discute nei confronti sono sostanzialmente metodologie e mezzi. Se così non fosse e tutto venisse da solo, penso sarebbe inutile comprare libri di tecnica, osservare i portieri avversari (ed i miei ovviamente). E’ il suo bello che i giochi non siano codificabili ma è anche una frase fatta perchè, per esempio, la base dell’attacco alla palla su tiro è fondata su criteri geometrici, così come la bisettrice per tacere della fisiologia e biomeccanica dell’allenamento ecc. Non dimenticando che, con la teoria dei giochi, c’è stato chi ha vinto un Nobel (se non ricordo male) visto le applicazioni che ne vengono fatte in tutti i settori compresi quelli sportivi. Per esempio Poliziotto buono, poliziotto cattivo che interrogano i sospettati nei telefilm americani(e anche nella realtà) nasce proprio da un paradosso generato in quel contesto. Sto divagando ma la domanda è sempre: mi hanno insegnto a “fare in un certo modo in una certa situazione” quando ero portiere, lo hanno ribadito ai corsi ma, poi, mi convinco che è sbagliato. Come mi dovrei comportare con i portieri che alleno e sino ad oggi ho usato il metod A e OGGI sono convinto che è molto meglio il metodo B? Dico ok ho sbagliato e ricomincio da capo? Cerco di adattare progressivamente le due metodiche? Continuo con quella che è parte integrante del mio vissuto? E con i colleghi preparatori? E se la metodica che ho usato ha portato ad infortuni al mio portiere perchè ho seguito il metodo YYYY dato per scientificamente corretto ma che si rileva inadeguato o errato? Mi devo sentire in colpa per quell’infortunio? E ancora…. anch’io penso che il primo comandamento sia la passione in quello che si fa ma poi ve ne sono altri nove tutti egualmente importanti..
Per questi motivi ho perplessità…